Nella prima metà del XIII secolo, l’Apuliæ, regione continentale del Regnum Siciliæ, nella fattispecie la Capitinatæ, la più settentrionale delle province, fu quell’ambiente originale ricreato su modello palermitano, esaltando in modo del tutto orientale la maestà del sovrano Federico II di Svevia, lo Stupor mundi.

Nel febbraio del 1221 l’Imperatore visitò per la prima volta le terre pugliesi scegliendo la Capitanata come abituale dimora della sua corte itinerante, rimanendone affascinato dalla natura e dalla posizione strategica. In particolare due Civitates delle terræ demaniiebbero speciale predilezione: Foggia, Urbs regalis et inclita Sedes imperialis, che veniva elevata nel 1223 a nuova capitale in una prospettiva che non riguardava più soltanto il regno meridionale, ma l‘Imperium, portandola al centro del vorticoso potere della politica mondiale, e Lucera, nella quale fu concentrata, a partire dagli anni 1224-25, la popolazione musulmana di Sicilia, facendone non solo una e libera di vivere secondo la propria religione e le proprie usanze, ma anche un prezioso bacino di reclutamento militare e un centro di attività artigiane e tecniche specializzate, dalla fabbricazione di armi e lavorazione del cuoio, alla tessitura, all’allevamento e addestramento degli animali. Feste memorabili, lusso smodato e comodità inusuali per l’epoca riecheggiano tuttora in questi luoghi.

Per un Impero universale furono intraprese dallo svevo sanguinose guerre contro il Papato e la Lega Lombarda. Diventò personaggio scomodo ma centrale del medioevo, precursore dello Stato moderno e profondo promotore di attività scientifico-venatorie.
Per il mondo medievale fu il Romanorum Imperator semper augustus Hierusalem et Siciliæ Rex, per i meridionali è ancora tutt’ora il puer Apuliæ.